Mi sentivo nuovamente perso. 

Da tempo non provavo più quella spiacevole sensazione. Quella sensazione di non avere uno scopo e di essere il protagonista di una vita triste, fallimentare.

È proprio vero che, quando sei impegnato in qualcosa che ti entusiasma non hai tempo per pensare negativo

Negli ultimi mesi avevo vissuto un periodo molto bello della mia vita. Mi ero liberato di tanti ostacoli che rallentavano il mio percorso di crescita personale e professionale.

Poi un giorno mi svegliai con il morale basso, con tristezza e una vera crisi di significato. 

Tutto quello che appariva finalmente così bello e soddisfacente nella mia vita, non sembrava più contare tanto. 

Decisi di scrivermi una lettera perché, lo so, la scrittura mi fa bene. Ed eccola qui.

ENTUSIASMO E PRODUTTIVITÀ 

Carissimo Luigi, 

qualche tempo fa hai scritto un articolo sul tuo blog dal titolo “Gestire il cambiamento: 3 storie di ispirazione”, in cui aprivi dicendo:

Ogni cambiamento mi scuote. 

So perfettamente che finirò per accoglierlo e assorbirlo, eppure nella prima fase mi dimeno tra le onde del mare agitato. 

Dopo poche sbracciate però, oggi rispetto al passato, sono in grado di ritrovare la calma farmi cullare dalle onde. 

Combattere contro un mare agitato non può far altro che causarmi ulteriori problemi.  

Tenendo a mente questa premessa, che senso ha dimenarsi all’interno della tua mente? Non è meglio lasciarsi andare?

Ok, forse la faccio troppo facile. Quando la testa decide di giocare brutti scherzi, serve qualcosa in più.

Mi stai dicendo che ti senti in crisi. Che stai mettendo in dubbio il tuo percorso fatto fino a oggi. 

Mi stai anche dicendo che, in questi momenti di “down mentale”, ti senti come maledettamente impaurito dal pensiero di perdere definitivamente le vite che hai sempre sognato. Alcune di esse sai già di averle perse o, forse è meglio dire, le hai lasciate andare. 

Molto bene.

E allora? Ci sei già passato. Anche se fosse così, hai già dimostrato di superare alla grande il momento. Hai dimostrato a te stesso di saperti rimettere in gioco, di essere produttivo e raccogliere soddisfazioni nella tua vita professionale e di essere entusiasta e innamorato nella tua vita personale. 

Fatti subito una domanda: in questo momento ti senti una persona produttiva o procrastinatrice? 

Non importa ora la risposta, ricorda solo una cosa: se manterrai alto l’entusiasmo, favorirai la produttività.

BISOGNI INDOTTI E GENEROSITÀ RELAZIONALE

Ti racconto una storiella.

C’era un giovane ragazzo di 25 anni. Viveva in una cittadina italiana.

Era cresciuto in una famiglia di brave persone. La madre faceva la casalinga mentre il padre lavorava come operaio presso i cantieri dove, alcune società edili, gli offrivano lavoro. 

Non erano ricchi, ma stavano bene. 

Sin dai tempi della scuola, il tema ricorrente che il giovane ascoltava dai suoi genitori e da quelli dei suoi compagni di classe era lo stesso: “studiate, trovate un bel lavoro così potrete acquistarvi una bella casa, un’automobile e tutto ciò che vi serve per vivere bene.”

Non c’era mai un riferimento ai veri bisogni di un essere umano. Non si parlava mai di affetto, amore, relazioni, spiritualità o significato della vita. 

Insomma, era sempre e solo una questione legata ai bisogni indotti.

Eppure, il più alto grado di equilibrio e felicità è correlato all’amore per te stesso e alle relazioni che hai con gli altri

I genitori sostenevano tutti quei bisogni egocentrici ed egoisti come una casa o un’auto per sé. Ma la pienezza d’animo, quella sensazione di profonda energia che si irradia lungo tutto il corpo, nasce e si sviluppa amando la tua persona e dimostrando generosità nelle relazioni con gli altri.

E questo accade per un fenomeno ben preciso. Un fenomeno che ti passa davanti agli occhi ogni giorno ma, considerandolo scontato, non gli fai troppo caso: la naturale vita.

Pensaci: hai mai visto crescere la natura senza espressione di generosità? L’hai mai vista crearsi un’oasi privata in cui esclude altre componenti naturali?

La risposta è no, non l’hai vista.

E il motivo per cui tu stai bene quando sei immerso nella natura è proprio questo. Perché lei è generosa nella relazione con te. Non tiene nulla per sé.

IL SIGNIFICATO DELL’ARTIGIANO

Credo che tu abbia anche un altro corposo ostacolo da superare. Quello che chiami ambizione. 

Sei certo che non sia soltanto uno status sociale che vuoi raggiungere? Sei convinto di essere ben saldo nel presente e capace di vivere intensamente? 

Forse stai inseguendo un significato della vita che rappresenta una triste etichetta verso l’esterno.

Anche questo è frutto della società in cui vivi. Una società che ti invita a cercare ossessivamente un significato nelle cose. Un percorso di ricerca che non fa altro che condurti verso una vita di estremi: a volte noiosa da morire e a volte così intensa da non riuscire a viverla.

Pensa a Mario, quell’uomo di 79 anni che vive solo tra le montagne producendo oggetti di legno. 

Lui è un artigiano che non vende una sedia semplicemente per farti sedere comodo. Lui ti racconta qual è il significato del legno che ha utilizzato per creare quell’oggetto. Ti mostra i segreti che ha scoperto nella sua realizzazione.

Dona un’anima a quello che realizza.

Lui è un esempio di uomo capace di liberarsi dal nichilismo dell’individualismo. E lo fa esclusivamente preoccupandosi di ciò che è in grado di controllare.

Dimostra anche come sia possibile fuggire da quella condizione della società moderna in cui ogni essere umano si pone al centro del mondo. 

Tale consapevolezza ti consente di non vivere di illusioni, di non rinchiuderti nella tua mente e, di conseguenza, di non cascare nella trappola di un mondo perfetto che la tua stessa mente tende a costruirsi. 

Proprio questo è ciò che accade spesso a te. Impegnati a conquistare la vita che vorresti e non farti trascinare dalla cultura e dalla società in cui sei cresciuto.

Quando ti senti perso e inibito nell’agire nella direzione che impone la società, significa che il tuo vero essere ti sta gridando di reagire. Fallo e segui solo ciò che senti interamente tuo.

CAMBIA PROSPETTIVA, FALLO DAVVERO PERÒ 

Non hai bisogno di sprecare il tuo prezioso tempo nella ricerca di uno scopo.

Goditi le piccole cose.

Devi seguire il flusso. Hai bisogno di occuparti solo delle cose che ti piacciono e che sono significative. Non hai il bisogno di pensare troppo profondamente e a lungo.

Solo quando pensi poco, sei felice. Te ne eri accorto?

Non mettere la tua vita in pausa mentre aspetti nuovi eventi sperati.

Dedica molto tempo a te stesso. Realizzarti nella vita non significa essere il miglior imprenditore, il miglior lavoratore nella tua azienda, il miglior fidanzato, il miglior amico o il miglior figlio.

Devi solo seguire la tua vocazione, collocandoti secondo quelle che sono le tue capacità e le tue caratteristiche personali.

Se la vita ha una misura finita nella morte, per quale motivo tu non dovresti avere dei limiti professionali e personali?

Devi solo accettare che esistono e costruire il tuo presente. Bada bene, non il tuo futuro, quello è solo una conseguenza.

Dona felicità agli altri. Quando non ti senti in grado di farlo, non scaricare tristezza.

Dona ammirazione agli altri. Quando non ti senti in grado di farlo, non scaricare invidia.

Dona amore agli altri. Quando non ti senti in grado di farlo, non scaricare odio.

E comunque, Luigi, non stai sbagliando nulla. Stai facendo esattamente quello che dovresti. Hai deciso di vivere la tua vita e, solo quando scegli di fermarti a pensare e a provare a spiegarti il significato della stessa, ti ritrovi nelle crisi di significato. Sai perchè?

Perché non devi spiegarti nulla, devi viverla.

Luigi.

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